L’abbronzatura non è sempre stata quella di oggi, il pensiero dell’essere abbronzati non è stato sempre uguale.
Certo, in termini di bellezza, è sempre stato un pensiero importante!
Nell’antichità fino all’800 era un pensiero contrario all’idea che abbiamo oggi: guai ad abbronzarsi! La classe nobile era pallida, eterea, si proteggeva dal sole, sinonimo di povertà e ceto sociale basso. Erano i lavoratori dei campi ad essere abbronzati!
La vera e propria rivoluzione la fece Coco Chanel nel 900, tornò da una vacanza con un bel colorito e tutte vollero imitarla.
Una donna deve abbronzarsi. L’abbronzatura dorata è chic. (Coco Chanel)
Da qui in poi l’abbronzatura divenne un must, seppur con alti e bassi, fino a diventare un vero e proprio status symbol negli anni 80. Ricordate gli specchi riflettenti?
Essere abbronzato mentre le pelli degli altri diventano pallide di fatica, di lavoro e di inquinamento è la messa in scena di una riuscita sociale. (Bernard Andrieu)
Per fortuna siamo diventati più consapevoli, anche se il concetto abbronzatura = riuscita sociale circola ancora in modo subdolo..
Adesso la visione di abbronzatura è legata al concetto di benessere e di vita all’aria aperta, il sole è un dono e non va demonizzato, bisogna semplicemente prenderlo nel modo corretto, con le giuste regole e le creme di protezione solare più adatte alle proprie esigenza.
L’abbronzatura moderna è dorata e luminosa, elegante e sofisticata, senza le esagerazioni di un tempo, privilegia la protezione e l’uniformità dell’incarnato, è innanzitutto una pelle sana!
A voi piace abbronzarvi? Vi proteggete e seguite le regole o , alle volte, vi lasciate prendere la mano? Cos’è per voi l’abbronzatura?