Prezioso come… i consigli della nonna! Ce lo dicono fin da piccoli: il miele fa bene. Dolcificante naturale di facile assimilazione, alimento buono e completo, ricco di oligoelementi, vitamine, sostanze battericide e antibiotiche, benefico per il corpo e la mente, tanto da essere ormai utilizzatissimo anche in cosmetica. E insostituibile alleato nella stagione fredda.
Ma dire semplicemente “miele” è riduttivo: ne esistono tante varietà quasi quante le specie vegetali. Oltre i gusti personali dettati dal palato (più dolce o amarognolo, fluido o compatto…), quale scegliere per ottenere benefici specifici?
Ecco un brevissimo vademecum per orientarsi davanti agli scaffali della gastronomia di fiducia o tra i lineari del supermercato, pensando a salute, forma, linea.
Anzitutto, quali sono, in generale, le proprietà terapeutiche del miele?
- È un ottimo antinfiammatorio per la gola.
- Calma l’eccitazione nervosa e limita l’insonnia.
- Disintossica il fegato: meglio se di colore “chiaro” per l’estate e più scuro (sali minerali in maggior quantità) l’inverno.
Si può quindi passare all’esame dei diversi tipi, per qualità.
- Per i più piccoli? Scegliamo il millefiori: glucosio e sali minerali in giuste quantità, ottimi per coadiuvare la crescita.
- Millefiori anche per contrastare i mali di stagione. “Vaccina” contro i sintomi delle allergie: meglio se “a chilometro zero”, ricavato dalla flora presente nelle vicinanze del luogo d’abitazione.
- Tosse e raffreddore invocano il miele di eucalipto. Meglio ancora? La melata di bosco, scura, densa e aromatica, che le api producono dalla pianta e non dal fiore. Un toccasana per le vie respiratorie.
- Se occorre un ricostituente, affidiamoci al miele di castagno, stimolo per la circolazione sanguigna e nemico dell’anemia.
- Miele di rododendro e di erba medica, ricco in polline, forniscono un surplus di energia. Il secondo funziona anche contro l’artrite e da calmante dei centri nervosi.
Per concludere una precisazione: il miele non fa ingrassare e non favorisce la carie. Combatte invece il tartaro e stimola l’attività dell’intestino.